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Ristrutturare il bagno, le agevolazioni fiscali

Ristrutturare il bagno…se ci state pensando dovete sapere che potete beneficiare di una grande agevolazione: la detrazione IRPEF del 50% del costo sostenuto, fino a un massimo di 96.000 euro di importo totale.

ll bonus è molto conveniente sia per chi è già proprietario di un immobile, sia per chi sta per comprare casa, quindi potrebbe essere un valido aiuto per le spese da affrontare. La detrazione viene riconosciuta in 10 rate annuali di pari importo. Quindi, a fronte di una spesa di 10.000 euro per rifare il bagno, si avranno ogni anno in detrazione 500 euro per 10 anni.

Non tutti i lavori di ristrutturazione, nella fattispecie la ristrutturazione del bagno, sono ammessi e fanno cumulo sull’importo totale sul quale verranno calcolate le detrazioni. Vediamo di seguito in quali interventi possono essere applicate le agevolazioni fiscali e come ottenerle.

Agevolazioni fiscali: quando sono ammesse?

Le detrazioni sulla ristrutturazione del bagno interessano solo abitazioni o parti in comune di immobili ed edifici residenziali. È escluso, quindi, qualunque tipo di lavoro su esercizi commerciali, laboratori e tutte le altre strutture che non sono destinate a uso abitativo.

Fatta questa premessa, gli interventi che permettono di ottenere le detrazioni fiscali del 50% riguardano:

  • Interventi di rimozione delle barriere architettoniche per aiutare la deambulazione delle persone anziane o portatrici di handicap, come: il montaggio di sanitari rialzati, la modifica della porta d’ingresso o la predisposizione della vasca da bagno per facilitarne l’accesso. Per questi aspetti vi rimandiamo alla nostra pagina sulle agevolazioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
  • Lavori di manutenzione straordinaria: sostituire la vecchie tubature, rifare l’impianto idrico o realizzare da zero un nuovo bagno a patto che esso sia all’interno di un edificio e non sia un ampliamento ulteriore.
  • La ricostruzione nelle zone soggette a calamità naturali (terremoti, alluvioni ecc.), purché sia stato dichiarato lo stato di emergenza.

E le opere di manutenzione ordinaria?

È possibile che alcuni casi di manutenzione ordinaria rientrino nel bonus per la ristrutturazione del bagno. Sostituire piastrelle o rubinetteria, così come ri-tinteggiare le pareti di solito sono lavori esclusi dalle agevolazioni fiscali. Tuttavia esiste un’eccezione alla regola. Se, queste spese, rientrano nell’ambito di una ristrutturazione straordinaria per cause di forza maggiore, anche queste spese possono essere scaricate dalle tasse.

Le detrazioni per i mobili d’arredo bagno

Se la richiesta fosse relativa alla sostituzione dei mobili dell’arredo bagno, anche in questo caso è possibile richiedere le detrazioni fiscali per il 50%, cambia il tetto massimo di spesa che è fissato ad un massimo di 10.000 euro. L’acquisto dei mobili, però, deve essere contestuale sempre a interventi di manutenzione straordinaria, ristrutturazione del bagno, restauro e risanamento conservativo o di ristrutturazione edilizia.

Come ottenere le agevolazioni per ristrutturare il bagno

Per usufruire della riduzione fiscale del 50% sulle spese sostenute nel rifacimento di un bagno, è necessario prestare molta attenzione ad alcuni passaggi:

  1. Essere in regola rispetto a tutte le documentazioni previste dalla legge
  2. Indicare i dati catastali della casa nella dichiarazione dei redditi
  3. Conservare tutti i documenti relativi ai lavori di ristrutturazione
  4. Conservare i documenti che attestano il pagamento dei lavori

Precisazione sulle modalità di pagamento per i lavori di ristrutturazione

I pagamenti devono essere effettuati tramite bonifico bancario o postale, anche in via telematica. Nella causale del versamento dovrà essere specificato il riferimento alla normativa che è contenuta nell’articolo 16 bis del Dpr 917/1986.

È obbligatorio anche inserire i riferimenti alle persone coinvolte nella ristrutturazione, quindi il codice fiscale di chi effettua il bonifico e di chi beneficia della ristrutturazione, il numero di partita Iva o il codice fiscale della ditta che si occupa dei lavori.

Infine, attenzione alla data del bonifico: le agevolazioni alle quali puoi avere diritto si riferiscono a partire dalla data del pagamento e non dalla fattura che documenta la spesa o l’esecuzione delle opere.

La comunicazione dell’inizio dei lavori: la CILA

Per ottenere il bonus sulla ristrutturazione del bagno, è necessario inoltrare all’Ufficio Tecnico del comune dove è situato l’immobile la CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata).

Si tratta di una pratica edilizia per lavori di manutenzione straordinaria introdotta nel 2010, per semplificare l’avvio di lavori edilizi da realizzare senza titolo abilitativo, ma con una semplice comunicazione da inviare anche in modalità telematica.

Per presentare una CILA è necessario l’ausilio di un tecnico abilitato che deve redigere i disegni di progetto e dichiarare se gli interventi rientrano tra quelli ricadenti nella CILA, e se gli stessi rispettano le normative previste. Si tratta di una formalità burocratica che non richiede di attendere il nulla osta per iniziare i lavori, in questo modo non si perde tempo nell’attesa di una risposta e si possono iniziare i lavori di ristrutturazione del bagno o più in generale della propria abitazione.

In quanto tempo si può ristrutturare un bagno?

A proposito di perdere tempo, per chiudere il cerchio circa il rifacimento di un bagno, parliamo di un fattore delicato che spesso è la causa di stress e della decisione di non ristrutturare il bagno: le tempistiche dei lavori. Ovviamente, non esiste un lasso di tempo standard. Ogni intervento richiede più o meno tempo a seconda del tipo di lavoro che il bagno necessita. Si possono comunque fare delle ipotesi.

Se il bagno non è particolarmente datato, i lavori di ristrutturazione potrebbero richiedere dai 2 ai 5 giorni. Se invece presenta delle perdite o è fondamentale sostituire alcuni componenti importanti come l’impianto idraulico, i tempi per il rifacimento potrebbero allungarsi a 6 o 7 giorni. In linea di massima, più si tratta di interventi strutturali e più le tempistiche per il rifacimento del bagno diventano importanti.

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